boh forse c è stata una sospensione x un anno nn lo so a sto punto poco importa certo mi sono sentita presa x i fondelli dall agenzia immobiliare che fino all ultimo nn è stata chiara...ora purtoppo nn ci sono le premesse avrei comprato questa casa facendo il mutuo in attesa di vendere la nostra...ora spero che a settembre dando il mandato a un altra agenzia che riesca finalmente a fare un lavoro ben fatto in modo da vendere e acquistare
Milu,
Il notaio e', che si occupera', della cancellazione del decreto ingjuntivo, con una spesa che frequentemente, resta contenuta in 700euro.
A carico del venditore.
Con azioni, di cui non ti accorgerai neanche, giacche' sono tutti adempimenti, che spettano al venditore.
Il "mi ha detto" o il fatto che l'amministratore, non sia a conoscenza di un eventuale piano di rientro, non significa proprio nulla, proorio perche' neppure ti riguarda.
Infatti il condominio e' garantito dal decreto ingiuntivo.
A fortiori, se il condominio e il proprietario, non converranno ad un accordo x la risoluzione del debito, il decreto restera' saldo nella cancelleria del tribunale, pronto a diventare esecutivo.
Non lo faranno diventare esecutivo.
Alcuni decreti ingiuntivi restano giacenti per anni.
Cio' perche' la presenza (e la potenza) della banca, che vanta un credito vincolato dall'ipoteca di primo grado, li spazzerebbe via come piccoli sorci, seppelendoli di carte.
A casa del gatto i topi escono senza aver fatto colazione.
Cio' che accadrebbe se il titolo divenisse esecutivo.
Se la banca ha concesso la sospensione del mutuo, significa che il venditore ha perso, dimostrandolo, il proprio posto di lavoro e che le rate, fin li' che erano dovute, sono pagate.
Diversamente la banca, non puo' neppure avviare la pratica di sospensione del mutuo, anche se l'arretrato, fosse di appena 50 euro.
Cio', se ci ragioni, e' abbastanza logico.
A quel punto, basterebbe l'atto di precetto e sarebbe la banca, ad intervenire con l'azione legale, sbranando vivi tutti quanti.
Per effetto della nuova riforma del condominio, la circostanza che vi siano decreti ingiuntivi, a gravare sugli insoluti delle spese di gestione, e' piuttosto frequente.
Come pure lo e', la circostanza che neppure il debitore, sia a conoscenza dell'atto di ingiunzione, figuriamoci l'agente immobiliare.
Agli amministratori, sono stati estesi poteri piu incisivi, financo all'obbligo di agire con il decreto, entro sei mesi.
Con la facolta' di farlo, senza neppure passare dalla delibera condominiale e senza neppure l'obbligo di avvisare il debitore, con la canonica lettera di messa in mora.
A cio' si aggiunge, che il condomino moroso, diserti le assemblee e che ometta di ritirare tutte quelle notifiche, che per via raccomandata, gli pervengono per posta.
Convinti che, il non firmare la ricezione "del pacco", possa evitare loro, il proseguimento delle procedure di riscossione coatte, che sui loro beni vengono iscritte.
Nulla di piu' sbagliato.
Quindi non te la prendere; Succede spesso.
Io ti suggerisco di non abbandonare il tuo acquisto, andando a cercare, la complicita' col venditore e pure quella del mediatore.
"Remare" dalla stessa parte, potrebbe consentire a te, di effettuare un ottimo acquisto e al venditore, di uscire dalla morsa letale del debito a cui e' sottoposto, che per inciso, non si augura a nessuno.
Tre mila euro "originali", di arretrati di condominio, possono diventare nove mila, nel volgere di un anno.
Ricordiamoci che perdere il lavoro puo' capitare a tutti.
Una semplice proposta, con minimo acconto, per di piu depositato, con durata irrevocabile fino a sessanta giorni, ti dara' sufficienti garanzie ed un tempo ragionevolmente sufficiente, per sbrigliare ogni filo di quella matassa assieme al venditore.
Che, giuocoforza, si mettera' nella piu estrema condizione di trasparenza.
Se ci ragioni e' logico.
I numeri non sono un opinione.
Se, 70 vanno alla banca e 21 al condominio, fanno un totale di 91.
Sgnifica che al venditore restano 9mila.
Il venditore vorrebbe avanzare di piu,
Lo stesso risultato, il venditore puo' ottenere, se i creditori transassero, incassandone di meno ma liberandolo dai vincoli e dalle iscrizioni.
Che e' cio' che a te interessa.
Trova l'accordo col venditore e transate con i creditori.
Da me, questa operazione, vi costerebbe circa dodici mila euro.
Una cifra ragionevole, per andare via entrambi soddisfatti, felici e contenti.