Scusate l'ignoranza:
come fa l'acquirente a farsi dare una copia dell'assegno CIRCOLARE (da far controllare al venditore prima del rogito) se prima NON VERSA i soldi alla Banca emittente?????
te la faccio semplice.
l'acquirente deve fare il mutuo: in questo caso, spesso il rogito si va nella banca del compratore. immediatamente dopo il venditore esce, entra il funzionario della banca, si fa l'atto di mutuo, la banca eroga l'importo del mutuo sul conto del compratore e 3 secondi emette i circolari al venditore (che ovviamente non si fida di un ordine di bonifico irrevocabile...).
in questo modo il venditore sta sereno: a meno che, ovviamente non perda l'assegno mentre va di corsissima verso la sua banca, nel qual caso deve fare denuncia di smarrimento e aspettare 20 giorni prima di poterne chiedere duplicato:
ovviamente a meno che, in quei 20 giorni, la banca non sia fallita!
l'acquirente hai i quattrini "di suo": il circolare lo fa quando gli pare; prima di andare dal notaio o, se particolarmente apprensivo, un paio di giorni prima; non c'è problema a sventolarne una fotocopia sotto il naso del malfidato venditore.
ovviamente può essere un tarocco photoshoppato!
per risolvere il problema del tarocco, il venditore può chiedere all'acquirente di andare alla sua banca insieme, e di guardare fisso fisso il cassiere che, ritirata la distinta di emissione assegno circolare, stampa l'assegno: così, già che è li, può chiedergli se non è che - per caso - stia usando inchiostro simpatico.
va da sè che, per tenere cordiali i rapporti con l'acquirente, che -
per qualche strano motivo - sembra essersi un pochino offeso, una sosta al bar per offrirgli un caffè sembra cosa opportuna.
in questo caso, nel ritirare il resto dalla cassiera, meglio verificare che la moneta bicolore che questa ci porge sia effettivamente un euro e non un gettone dell'autolavaggio.
anche in caso sia euro, attenzione che non sia quello emesso da qualcuno di quegli stati strani "nuovi" o a rischio fallimento:
meglio accettare solo euro tedeschi.
ovviamente c'è sempre il rischio che poco prima, non si sia veramente entrati un una banca ma in un locale truccato da banca e che, cassiere, retrosportellista, impiegati e clienti fossero tutti complici di una bella truffa.
nel qual caso, ahimè, si sarebbe stati truffati (e si avrebbero persi anche i due euro del caffè).