eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
E' il venditore a non volerla, in quanto teme il potenziale acquirente non ottenga il mutuo e lui abbia perso tempo.
La domanda nasce proprio da questo, io ho la certezza di avere la capacità economica per ottenere il mutuo (35 anni, ingegnere a tempo indeterminato in una multinazionale, che chiede di mutuare il 60-65% del prezzo di vendita), il dubbio è sulle cause "indipendenti da me" che potrebbero portare la banca a non concedermi il mutuo.

Il fatto del 5% è duplice: da una parte parliamo di circa 16k di provvigione (una volta ivati al 22%).
Inoltre diventa anche un po' una questione di "principio": se io devo accettare passivamente tutto quello che impongono il venditore e l'agente non è + una mediazione/trattativa.

Capisco il proprietario che vuole il massimo profitto nel minor tempo, l'agente il massimo profitto ma non è che io debba fare "beneficienza" in loro favore.

Vorrà dire che loro troveranno un altro possibile acquirente e io cercherò un'altra casa.
sta tranquillo che, qualora ti tirassi indietro, il tempo che ci impiegano a venirti a cercare si misura in ore.
 

plutarco

Membro Assiduo
Privato Cittadino
E' il venditore a non volerla, in quanto teme il potenziale acquirente non ottenga il mutuo e lui abbia perso tempo.
La domanda nasce proprio da questo, io ho la certezza di avere la capacità economica per ottenere il mutuo (35 anni, ingegnere a tempo indeterminato in una multinazionale, che chiede di mutuare il 60-65% del prezzo di vendita), il dubbio è sulle cause "indipendenti da me" che potrebbero portare la banca a non concedermi il mutuo.

Il fatto del 5% è duplice: da una parte parliamo di circa 16k di provvigione (una volta ivati al 22%).
Inoltre diventa anche un po' una questione di "principio": se io devo accettare passivamente tutto quello che impongono il venditore e l'agente non è + una mediazione/trattativa.

Capisco il proprietario che vuole il massimo profitto nel minor tempo, l'agente il massimo profitto ma non è che io debba fare "beneficienza" in loro favore.

Vorrà dire che loro troveranno un altro possibile acquirente e io cercherò un'altra casa.
Allora procedi senza troppi pensieri! La tua situazione mi sembra piuttosto tranquilla! Chieidi in ogni caso di inserire almeno la condizione sospensiva riguardante l'urbanistica. Per la provvigione non so che dirti.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Vorrà dire che loro troveranno un altro possibile acquirente e io cercherò un'altra casa.
Questa è un'ottima scelta. L'altra alternativa è minimizzare il rischio, non inserendo la sospensiva ma versando al max 2000 euro di caparra e subordinando la provvigione al buon esito del rogito. Prendere o lasciare.
 

Lenù

Membro Junior
Privato Cittadino
Questa è un'ottima scelta. L'altra alternativa è minimizzare il rischio, non inserendo la sospensiva ma versando al max 2000 euro di caparra e subordinando la provvigione al buon esito del rogito. Prendere o lasciare.
No, xché come detto da qualcuno eventuali abusi non sono imputabili all'agente quindi la provvigione gli è dovuta. Proprio questo voglio evitare.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
No, xché come detto da qualcuno eventuali abusi non sono imputabili all'agente quindi la provvigione gli è dovuta. Proprio questo voglio evitare.
Dipende sempre dagli accordi (scritti) che prendete. Con uno che chiede il 5% all'acquirente (che già deve sborsare i soldi per l'immobile) non mi farei tanti scrupoli.
 

Lenù

Membro Junior
Privato Cittadino
Dipende sempre dagli accordi (scritti) che prendete. Con uno che chiede il 5% all'acquirente (che già deve sborsare i soldi per l'immobile) non mi farei tanti scrupoli.
Ripeto, se domanda e offerta si incontrano bene altrimenti ognuno per la sua strada. Lui ha i suoi motivi, io i miei :) però la legge a riguardo è chiara: l'agente è un mediatore, non un perito quindi l'esito del rogito non è legato a lui, di conseguenza la provvigione. Anche perché gliela paghi in sede di compromesso, non al rogito..
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Ripeto, se domanda e offerta si incontrano bene altrimenti ognuno per la sua strada. Lui ha i suoi motivi, io i miei :) però la legge a riguardo è chiara: l'agente è un mediatore, non un perito quindi l'esito del rogito non è legato a lui, di conseguenza la provvigione. Anche perché gliela paghi in sede di compromesso, non al rogito..
Allora non vuoi proprio capire. Qualsiasi eventuale accordo scritto tra le parti prevale sul normale timing di pagamento della provvigione.
 
U

Utente Cancellato 80246

Ospite
Se è presente la condizione sospensiva e il mutuo non va in porto, l'agente non prende nessuna provvigione. Cortesemente evita di scrivere fandonie.

Ho scritto senza condizione sospensiva....rileggi bene....

Se è presente la condizione sospensiva e il mutuo non va in porto, l'agente non prende nessuna provvigione. Cortesemente evita di scrivere fandonie.


Infatti ho scritto senza condizione sospensiva....uno dei raggiri più frequenti è proprio questo ....niente condizione...si provvigione.

No, xché come detto da qualcuno eventuali abusi non sono imputabili all'agente quindi la provvigione gli è dovuta. Proprio questo voglio evitare.

Bravissimo e se è un agente serio che lavora anche per chi compra e non solo per chi vende dovrebbe accettare senza problemi e convincere anche i venditori. Evidentemente nemmeno lui è così sicuro. Sono veramente pazzeschi!!!! 5 per cento per cosa ?????
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ti è proprio difficile capire che il prezzo lo fa il mercato, eh ??

Ad onor del vero il prezzo lo fa' lo stato di necessita' del venditore.
Indipendentemente dall'andamento del mercato.

Per questa motivazione, che questo lavoro, puo' sorprenderti ogni giorno.
A volte stravendi dei pezzi, che nemmeno gli avresti offerto la meta', mentre altre volte pezzi piu' pregiati, si vendono sottoprezzo.

Per lo stesso effetto, valutazioni, perizie, giurate o non e tutta la disciplina dell'estimo, crepano di freddo.

Con valori, che se ne vanno su e giu' a seconda del perito, manco fossero sulle montagne russe.

Un immobile che vale 100mila se lo metti in vendita a 108 probabilmente a breve lo venderai a 100/103, se lo metti a 125 lo venderai dopo 6 mesi a 95/98, perchè il miglior momento per ottenere offerte alte è la prima fase della vendita e se non sei appetibile in quella fase normalmente l'immobile diventa meno interessante e mentre i clienti concreti comprano altrove il tuo vengono a vederlo i perdi tempo.

Non sono per niente d'accordo con questa tua teoria Giuseppe;
Anzi.
Se te la devo dire tutta e' una teoria del tutto stravagante.

Come sostenere che l'appeal o la bonta' di una casa, abbia una data di scadenza, da consumarsi preferibilmente.

Mentre invece e' vero l'esatto
contrario.

Le caratteristiche di un fabbricato, specie quelle intrinseche, che lo avvantaggiano rispetto ad altri, non cambiano e non scadono col tempo.
Semmai si rafforzano.

Per intenderci, se hai un monolocale, che si affaccia sul cupolone di San Pietro a Roma, significa che la sua posizione e' irripetibile ed e' chiaro che a venderlo, realizzi quanto a vendere un trilocale da voi a Pinerolo.

Lo stato di necessita' del venditore determina il prezzo.
A volte, i venditori piu' caparbi, si impuntano per anni senza mai vacillare.
Il peggio che puo' succedere e' che non vendono.

Ma le loro case mica scadono in svendita come le mozzarelle.
Che dopo il termine di preferenza non comprerebbe piu' nessuno.

Accade invece di consueto, che un immobile sia in vendita per anni, ad un prezzo scomposto.

Finche' arriva la Nonna Genoveffa.
Che compera, pure senza mutuo, per stare vicino ai suoi nipoti e ai suoi cari.

Perche' le consuetudini, al contrario delle teorie stravaganti, sono fondate su vere e proprie leggi di gravita':

Quando una cosa e' in vendita, prima o poi, qualcuno arriva e se la compera.

..
il dubbio è sulle cause "indipendenti da me" che potrebbero portare la banca a non concedermi il mutuo.

Ti preoccupi del nulla.

Se le cause, non sono a te imputabili, significa che lo sono ovviamente, in capo al proprietario.
Che aveva garantito la conformita' dell'oggetto.

Una volta incassata la caparra, il proprietario non puo' piu' sottrarsi alla tua azione di acquisto, se non pagando "dazio".
In tempi brevissimi.
Quelli dettati dalle prassi del decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo.
Con spese a suo esclusivo carico.

Quindi, una volta che hai assunto la qualita' di promissario acquirente, il "boccino" passa completamente nelle tue mani.
Perche' da quel momento in poi si deve fare come dici te.

Fabbricati censiti, impossibili da trasferire o non riconformabili, NON esistono.

Se esistessero, bisognetebbe istituire un nuovo catasto, quello degli invendibili oltre a quelli gia' esistenti, dei fabbricati e dei terreni.

Pure per quanto riguarda i rapporti col mediatore, pare che ti stai fasciando la testa, ancor prima del dolore.

Vai e tratta.
Tutto al rogito.
Oppure meta' al compromesso e il resto al rogito. Dipende da quanto sapra' incidere.

Il mediatore e' uno strumento.

Meglio usarlo sulla scorza aniziche' tirarselo in testa.
 
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