cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Non è così semplice come sembra.
Il venditore dichiara di essere e di essere sempre stato in regime di separazione dei beni. Si scopre dopo che era in comunione. La vendita è annullabile entro l'anno e idem per l'iscrizione ipotecaria, in quanto l'una e l'altra intercorse senza la partecipazione del coniuge comproprietario.

Il coniuge agisce in giudizio e chiede la risoluzione del contratto. Vince. L'acquirente e la banca fanno causa al notaio e al venditore. Il giudice stabilisce che il non aver sottolineato che si trattava di attestazioni non supportate da documentazione verificata e il non aver scritto nell'atto quali sarebbero state le conseguenze di ciò, costituisce responsabilità professionale, fonte di obbligo risarcitorio per il notaio.

il notaio ha per la verità chiamato in causa il mediatore, il quale si è costituito ed ha sostenuto che il contenuto della sua prestazione si è esaurito con l'aver messo in contatto le parti. Il giudice gli dà ragione perché la documentazione reperita dal mediatore è stata fornita a titolo di cortesia.

Per il mediatore è cortesia. Per le parti è buona usanza. Se a me dicessero che questo non lo porto, direi che incarico qualcuno e metto in conto a chi di dovere. Non è che si vende una casa al giorno. Voi sì, magari, ma il venditore no.

Se il mediatore vuole far rientrare nel "pacchetto" anche la collaborazione nel reperimento della documentazione, bene. Ma non è obbligato. Altrimenti può benissimo ribaltare la questione alle parti e se la vedessero loro andare a sbattere in giro.

Morale: se chiedono l'estratto per riassunto dell'atto di matrimonio, un motivo spesso c'è. Vero che qualcuno a volte eccede con le richieste, ma immaginate voi davanti al rischio di rispondere per qualche decina di migliaia di euro perché un povero venditore non poteva chiedere all'ufficio dello stato civile un documento rilasciato anche gratuitamente.
Nulla da obbiettare, a parte il fatto che ho fatto "l'errore" di non specificare che i documenti richiesti (a mio parere con troppo zelo e legalmente non obbligatori) si riferivano agli acquirenti e non ai venditori...
Spesso, ma non sempre; anche se penso che a volte le richieste fuori luogo vengano dai collaboratori, non dal notaio in persona.
A me è stato chiesto di portare l’estratto dell’atto di matrimonio, per la vendita di un immobile ereditato, che ovviamente, anche fossi stata in comunione dei beni, restava comunque bene personale.
Non l’ho portato, e il notaio non ha obiettato.
Esattamente...sono le/i collaboratori che sono pignoli, magari il Notaio non sa pure se chiedono qualcosa in più, ma finché non è qualcosa in meno, probabile che gli vada bene così

Il tuo esempio calza alla perfezione con ultimo rogito, per cui il marito oltre all'estratto di matrimonio ha portato anche la prova evidente che la moglie era ancora in vita (trascinata per i capelli ma sorridente)

Certo che non serviva ne lei ne il certificato ma è bello pure vedere i diversamente giovani ancora sposati e affiatati
 

Camillo1975

Membro Attivo
Professionista
Spesso, ma non sempre; anche se penso che a volte le richieste fuori luogo vengano dai collaboratori, non dal notaio in persona.
A me è stato chiesto di portare l’estratto dell’atto di matrimonio, per la vendita di un immobile ereditato, che ovviamente, anche fossi stata in comunione dei beni, restava comunque bene personale.
Non l’ho portato, e il notaio non ha obiettato.

Vedi? Non tutti sanno, anzi, lo sanno in pochi, che i beni ereditati sono attribuiti alla comunione se così è previsto nella convenzione matrimoniale. Ecco perché serve l'estratto, perché solo da lì puoi avere la certezza che una simile convenzione non v'è. Vista fare una volta sola, però è possibile. Comprassi casa te, ti starebbe bene accettare il rischio?
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ho ereditato il bene che vendo e quindi è sicuramente personale, perché devo produrre l’estratto?

Perché quel bene potrebbe essere stato inserito in un fondo patrimoniale e quindi avere limiti alla propria commerciabilità e anche relativamente ai fondi patrimoniali ciò che rileva è l’annotazione a margine dell’atto di matrimonio e non la sua trascrizione nei Registri Immobiliari, che potrebbe anche difettare, il tutto come già chiarito anche dalla Corte di Cassazione.
Preso da:

Ma in caso il venditore sia vedova/vedovo potrebbero chiederlo?
 

philippo

Membro Assiduo
Professionista
Io non capisco da parte di un agente immobiliare tutti questi problemi , il notaio i documenti li chiede alle parti .l'agente il suo lavoro lo ha bello e finito mesi prima. Se ci sono problemi o documenti richiesti sarà il notaio che li chiederà alle parti direttamente ,non per suo tramite
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Non tutti sanno, anzi, lo sanno in pochi, che i beni ereditati sono attribuiti alla comunione se così è previsto nella convenzione matrimoniale. Ecco perché serve l'estratto, perché solo da lì puoi avere la certezza che una simile convenzione non v'è.
Grazie della spiegazione, effettivamente non lo sapevo; cioè pensavo si potesse trovare trascrizione nei registri immobiliari, nel caso.
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Io non capisco da parte di un agente immobiliare tutti questi problemi , il notaio i documenti li chiede alle parti .l'agente il suo lavoro lo ha bello e finito mesi prima. Se ci sono problemi o documenti richiesti sarà il notaio che li chiederà alle parti direttamente ,non per suo tramite
Ti faccio un esempio, visto che era (anche se mal specificato) dove volevo arrivare io.

Un comune in Italia non può certificare lo stato libero di un cittadino extracomunitario o ha difficoltà a farlo molto spesso

Tale cittadino dovrebbe recarsi nel suo stato di cittadinanza e cercare di procurarlo. Vendita saltata. Senza troppi giri di parole...io che abbia già preso la provvigione o meno mi incacchio perché tale documento non è obbligatorio neanche per lui (parlo dello stato liberto in specifico)

A parta il fatto che se secondo te presa la provvigione gli agenti immobiliari dovrebbero infischiarsene di tutto il resto, non è cosa che fa per me
 

philippo

Membro Assiduo
Professionista
Hai la certezza che il documento non fosse stato chiesto per tempo ? L'acquirente si è premurato di sapere se fosse tutto in regola per l'atto ? Il *ulo deve bruciare alle parti chiamate all'atto di accertarsi che tutti i documenti siano presenti . Una telefonata la.settimana prima si fa sempre .
 

MauroScherlin

Membro Assiduo
Professionista
Ogni Notaio ha il suo modus operandi, molto spesso derivante da sentenze che può aver subito o di cui é a conoscenza, sentenze che, sappiamo benissimo, potrebbero produrre risultati contrari al buon senso o al comune pensiero. Detto questo, fossi io Notaio, controllerei qualsiasi dichiarazione con il supporto dei documenti ufficiali. Se la casa fosse abusiva e mi fidassi delle dichiarazioni dei venditori sarei perseguibile? Anche in assenza di sentenze in merito (non lo so) non rischierei.
 

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